Archivi categoria: domande

Di radici in radici!

Standard

Dunque fatto. Nella mattinata del 21 giugno, primo giorno d’estate, mi sono specializzata. Da allora in poi ho iniziato le “manovre di rilassamento”…Anche se, come qualcuno mi conosce sa, non riesco a stare troppo con i pensieri a zonzo senza che mi portino a creare qualcosa. Ma di questo vi parlerò più avanti verso la fine di luglio. Vi accenno solamente, per incuriosirvi, che si tratterà di un progetto di scrittura creativa legato all’utilizzo del binomio fantastico: 3 binomi a settimana a partire da agosto sui quali, chi vorrà, potrà esercitare la propria fantasia e penna (o tastiera). Ma uno di questi, in collaborazione con Sylvia ed #educare4punto0, sarà permeato di digitale (non nel senso di veleno ma di legato al web). Ora torniamo al tema di questo post.

Leggi il resto di questa voce

Di incontri e bisogni altrui differenti.

Standard

E adesso?

Ieri pomeriggio sono stata ospite della Libreria Namastè a Tortona come ideatrice di GiocoCreAttivo; volevo,come è accaduto a Voghera, testare se il mio prodotto potesse interessare.CAM00093 Leggi il resto di questa voce

Pensieri tra numeri e scrittura.

Standard

Oggi voglio scrivere prendendo spunto da alcune osservazioni che ho fatto riguardo al cosiddetto traffico sul mio blog. Prima però un ringraziamento, poiché tutto è nato dalla lettura, qualche mese fa, di un post di Roberto Gerosa: questo. Seguo Roberto e i suoi consigli e il suo modo di informare e, aggiungerei, social- aiutare(mi permetto il neologismo) da un po’. Il pezzo di cui vi parlavo mi è suonato come una sfida.

Leggi il resto di questa voce

7 anni fa…oggi

Standard

Sono passati sette anni da quel 28 gennaio in cui “sbarcai” in India insieme a mio marito…non ancora mamma e papà, anche se sulla carta si. A tal proposito ricordo la frase dell’amico Alessandro Curti, durante un intervento fatto insieme; mi aveva colpito molto il suo dire di aver compreso di essere diventato genitore, non quando lo seppe dalla moglie, ma quando si trovò, letteralmente, tra le mani quel “piccolo essere.” E davvero, ripensando, a quei dieci giorni passati là, mi tornano in mente la fisicità e gli sguardi.

Leggi il resto di questa voce