Ne abbiamo dato l’annuncio una settimana fa ed ora eccoci.
#EducativoDalWeb la nuova rubrica di #educare4punto0 vuole proporre, o meglio “ri-proporre” un post già presente sulla nostra pagina Fb. Mi riferisco al resoconto che abbiamo dato dopo essere stati presenti al Convegno Internazionale in Università Cattolica a Milano sul #corpomediato. Riteniamo che sia stato un incontro importante, un’analisi “curata” e realistica di quanto e come è possibile fare e stare con i ragazzi, ma non solo, anche offrire strumenti agli adulti.
Non volevamo che tutto questo andasse perso tra “le reti di nylon ” ( per citare le parole della canzone diventata jingle del convegno stesso scritta e interpretata dai EELL SHOUS). Quindi, oltre a riproporVi lo scritto, vi lasciamo un video. Ormai avrete compreso che è uno dei nostri “modi” di comunicare preferiti. Dunque buona lettura e soprattutto buona visione; #respectyourcyberself
Sono molte le suggestioni e la voglia di esplorare che il convegno internazionale di oggi su #corpomediato del CREMIT all’Università Cattolica di Milano ci ha lasciato; ve ne lasciamo alcune.
Il “se cacher en plein soleil” relativo al nostro stare in rete, i suggerimenti del Prof. Serge Tisseron rispetto al “fare manualmente” con i ragazzi, dare un tempo per lo spazio online e farlo rispettare, aiutare la creatività attraverso i mezzi digitali e non solo la fruizione passiva di essi, renderli insomma “critici”.
L’analisi filosofica del prof. Roberto Diodato sul “corpo in scena” dell’esteticità diffusa che porta a una ripetizione del già detto, del già fatto da altri; che importa saremo tutti felici e “senza personalità”.
E poi l’analisi sociologica del Prof. Piermarco Aroldi sulla pratica del#sexting su adolescenti e internet; sulla mercificazione del corpo che alimenta questo ultimo aspetto e su come sia necessario alimentare il “pensiero critico” ad ogni livello ed età.
Infine la presentazione del progetto imageMe illustrato dal Prof. Pier Cesare Rivoltella, moderatore di tutto il convegno, e Simona Ferrari. Una finestra sugli adolescenti oggi, non vista in modo catastrofico, ma con gli occhi di chi vuole comprendere, formarsi e trovare strumenti per rendere autonomi e non succubi. A partire dall’avere competenze digitali, al conoscere e “riconoscere” le emozioni e l’affettività tenendo in conto i cosiddetti “meme” o sconosciuti che si celano dietro le maschere virtuali.
Il convegno è proseguito nel pomeriggio con l’esposizione del progetto “Virtualmente” nelle scuole sul territorio e con i saluti di Ops e di Industria Scenica che hanno reso “analogico” quanto di virtuale si raccontava. Grazie al CREMIT a tutto lo staff e in particolare ad Alessandra Carenzioche abbiamo avuto modo di conoscere “de visu”.
Insomma con la consapevolezza di dire qualcosa di reale dico che è stata un’esperienza davvero da #educare4punto0. E vi lasciamo con il video che è diventato promotore di tutto il progetto ” #respect your cyberself”.
https://www.youtube.com/watch?t=31&v=G8XUXgNpHVc