Ribloggo con interesse questo post…leggete con cura e pensateci.
Credo che la nostra possa essere riconosciuta come “la società della prestazione“.
L’importanza della prestazione emerge in qualsiasi campo e attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione e mette in ombra qualsiasi altra caratteristica della persona. La moda propone modelli di perfezione irraggingibili, corpi statuari, gambe perfette, linee al limite dell’anorressia (ringraziamo photoshop per tutta questa perfezione al limite del possibile, ma non diciamolo a nessuno). Talent show dove l’antagonismo è spinto all’eccesso e il giudizio è spesso categorico e distruttivo. Talk show dove non c’è il confronto ma la gara al più scaltro, a chi fa la voce più grossa, a chi è più aggressivo e quindi anche più efficace.
Essere i numeri uno è essenziale per avere valore.
E noi? Come ci comportiamo rispetto alla prestazione? Siamo sicuri di essere indifferenti al clima che respiriamo? Siamo veramente impenetrabili?
“Perchè hai preso solo 7? potevi benissimo prendere 8!”, ” Scommetto che Marco ha preso…
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