Bentrovati, ormai al limitar dell’autunno…ed eccoci anche con una nuova intervista sui miei amici creativi. Questa volta vi parlo di Elisa Polidoro e della sua creatività manuale.
Ho conosciuto Elisa alla fine degli anni’ 90 ad un corso di teatro che frequentavamo insieme; ci siamo accorte di avere affinità in comune e il nostro rapporto di amicizia è proseguito negli anni, mentre lei studiava a Venezia come Architetto Restauratore e io cominciavo a lavorare dopo la laurea. Ho apprezzato di lei, ogni volta, la capacità di sorridere e la sua chiarezza nell’emozionarsi. Durante questi anni, pur non vivendo così vicine, ci siamo riviste ogni tanto, per aggiornarci su quanto stavamo vivendo. Devo dire grazie ai social se ci siamo ritrovate dopo alcuni anni di silenzio…
Tornando ad Elisa; dopo la laurea lavora per una decina d’anni presso una nota fondazione italiana che si occupa di restauro e valorizzazione di immobili. Nel frattempo si sposa e ha due figli.
Elisa quando hai compreso che ci voleva una svolta creativa nella tua vita?
Al rientro dalla seconda maternità; al lavoro cambiarono molte cose. Non ebbi l’opportunità di usufruire del part-time come invece ero riuscita dopo il primo figlio. E in più mi avevano cambiato mansioni. Non mi soddisfaceva più andare al lavoro, anche perché, dovevo lasciare i due figli al nido al mattino presto e rivederli alla sera…e quando si ammalavano, spesso era complicato trovare soluzioni. Mi sono confrontata con mio marito; fatti due conti, mi conveniva restare a casa ed occuparmi di loro. I primi tempi ti sembra “un sogno”, insomma ti godi un po’ la calma. Ma a breve arriva il pensiero, almeno così è accaduto a me, del “voler fare” qualcosa, del rendermi utile nel contribuire al redditto famigliare. E poi non riuscivo davvero a stare “con le mani in mano”. Sin dai tempi dell’università avevo scoperto e coltivato le mie abilità manuali; così decisi di comprare una macchina da cucire, non professionale, e di farmi aiutare da un’amica e dalla mia “vecchia tata”. Ho scoperto quanto il progettare nel mio precedente lavoro, mi stia tornando utile ora, tra lembi e pezzi di stoffa e fili di lana e cotone. Ho iniziato facendo pochette e borse per amiche; ogni pezzo è unico e viene assemblato tenendo conto dei gusti e dell’uso che se ne deve fare. Le amiche hanno iniziato a “spargere la voce” e a chiedermi di fare astucci, e altro per loro o come regalo. E così ho iniziato a creare la mia linea.
Che cos’è per te la creatività?
Per me è una stanza in cui entro e do libero sfogo alla fantasia; lì posso esprimermi e creare oggetti “curati” per la persona a cui li darò. Mi ricarico e poi trovo un lato femminile che in casa mia, con due figli e un marito, un po’ manca. Per me è diventata una possibilità di essere soddisfatta e di ritrovare una certa autonomia, anche economica.
E com’è andata dall’inizio ad oggi?
Da quando ho cominciato, circa due anni fa, le cose sono andate in crescendo. Nell’ultimo anno ho lavorato di più(con una macchina da cucire “professionale”); le idee spesso mi sono suggerite dalle stesse amiche o clienti. La qualità e l’originalità ha giocato davvero tanto su questo. Sto pensando seriamente che possa diventare un lavoro con il nome di “Melinda Pix“. Il nome lo devo al mio primo pc portatile di una nota marca con il simbolo della mela e di un pixel mancante…
Ecco di seguito dove trovarla ed ammirare le sue opere.
Fb, Pinterest, Istagram il “fresco” sito web e il negozio Etsy
Grazie Elisa per il caffè insieme e la visita “reale” da me; il tempo passato insieme è stato prezioso. Il “sentire con”, pur se a lungo non “condiviso”, se reale e sincero resta e arricchisce…così è stato nel rivederti.
E ora gustatevi i colori e le formeartistiche; qui il link al video su YouTube