Questa è la terza prova. Vi scrivo dopo aver letto le creazioni del primo #Ioscelgo. Ne sono rimasta colpita e contenta. Attendendo le opere del secondo vi illustro il prossimo.
Ho voluto inserire tra i personaggi un elemento vivente di ogni regno naturale. Lo so, i sassi non sono considerati viventi, non sono contemplati fra di essi…Ma a me spesso hanno dato l’idea di poter raccontare una loro storia. Se poi si tratta di un fossile, davvero ne potrebbe avrebbe da dire. Quindi a voi un nuovo alto cimento.
Attendo curiosa.
I suggerimento musicale di oggi : Joshua Radin – High and Low
Sulla cima della scogliera il sole era ormai alto ed ogni forma davanti a me era finalmente nitida. Spostai lo sguardo dal mare all’entroterra e osservai attentamente il paesaggio: niente ruderi di alcun castello, niente ripari e nessun drago… avevo sognato? Forse… All’orizzonte solo il profilo di una montagna brulla, ma un’eco di musica lontana mi attrasse; era tempo di ricominciare a correre. Mi lasciai alle spalle quanto accaduto la notte prima come se non l’avessi mai vissuta, i miei piedi, veloci, uno dopo l’altro mi portavano verso quella musica sempre più chiara, gioiosa, piena di risa e di voci e, come apparso dal nulla, ecco davanti a me un rumoroso luna park. Genti di ogni età, razza, sesso, rideva e ballava passando da un’attrazione all’altra: altalene, giostre coi cavalli e la grande ruota panoramica. Pensai che da lassù potevo farmi un’idea di dove fossi e in quale direzione proseguire. Un vecchio pescatore mi aprì il cancelletto del posto dove mi sedetti. Con uno sguardo allusivo, ghignando mi disse: ” Continua ad osservare…”. Stavo per chiedere spiegazioni ma la giostra partì. Da lassù il panorama si srotolava davanti ai miei occhi dalla montagna al mare senza che ci fosse altra presenza umana se non in quel variopinto luna park sotto di me. Poi, poco lontano dalla confusione, un solitario, grande albero di cachi e una figura a me nota: il drago scrittore ingurgitata voracemente i frutti della pianta. “Deve avere una gran fame”, pensai…ancora prima di realizzare che non era stato e non era tutt’ora, un sogno.
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Il racconto avanza….
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