Rieccomi dopo un po’ di tempo; anche questa volta, scusandomi, vi informo che non mi è stata data la possibilità di focalizzare il mio scrivere su di un nuovo #CogliCarta.
Nel frattempo mi sono dilettata a cimentarmi nel creare brevi storie(se per tali me le passate) grazie ai suggerimenti di Scrivere Creativo e dei loro Giochi di scrittura quotidiani chiamati #micronarralo e/o #scritturebrevi. In 140 caratteri; in un tweet insomma. E mi accorsi anche, che lo scrivere e basta non mi bastava; cercavo anche immagini che potessero illustrare o suggerire quanto la parola diceva.
Dopo il terzo esercizio, ho pensato, che in fondo anche in questo caso qualcosa stavo “cogliendo”. E allora l’idea. Al termine del quinto esercizio di scrittura avrei messo insieme le cinque brevi storie, con le stesse parole usate(forse qualche sostituzione o accrescimento nelle preposizioni che da semplici sono diventate articolate)e avrei composto un unico #CogliNarralo.
Ecco il risultato; direi il primo. Credo che una storia più complessa e articolata possa prendere spazio nei prossimi giorni. Intanto vi lascio a questa augurandovi un buon tuffo e una buona raccolta.
Eilan l’Emotiva tentò di uscire dalla frescura dei sassi; camminava sulla fune sopra il fiume lento, attese prima di approdare sulla treehouse. Nella logica atterrò leggera sulla lama della spada; occhi gialli contornati di pelo nero fissavano lucciole di sabbia di mare. La meta; raggiungere un buon cono di crema di riso dal gelataio nel basso dell’altra riva. Là un pesce dalla fame fulminea si lanciò a capofitto. D’estate restava acquattato tra i sassi bianchi e sapeva, ormai, che l’orto degli umani sarebbe diventato morto. E là sull’albero, nell’accarezzare ortiche, un vento sputò loro ombra solo per lui e i suoi fratelli.