Oggi voglio invitarvi a leggere della prossima apertura di una mostra che si terrà nel territorio in cui abito. Una mostra particolare, densa di significato e di proponimenti che, partendo dal presente, possano puntare ad un futuro diverso e migliore. E lo faccio perché mi riguarda sia personalmente (essendo anche io parte dell’Associazione Internazionale Soka Gakkai), sia perché ritengo, che tale “disarmo del cuore” vada testimoniato e diffuso universalmente; nel piccolo voglio poter contribuire e ringrazio Paola Formica, una delle responsabili del Comitato di SenzAtomica, di essersi prestata a questa intervista.
Qual è il significato dell’iniziativa di SenzAtomica?
Lo scopo della campagna SenzAtomica è quello di sensibilizzare e raggiungere un gran numero di persone e organizzazioni per arrivare all’eliminazione completa e definitiva delle armi nucleari. Questa esposizione è un continuum nel cammino di sensibilizzazione al disarmo nucleare intrapreso dal presidente della Soka Gakkai Internazionale Daisaku Ikeda e vuole diffondere una concreta cultura di pace attraverso un percorso di immagini, documenti e testimonianze di uomini e donne che vissero il dramma di Hiroshima e Nagasaki. Aperta a tutti, con ingresso gratuito, la mostra è pensata in particolare per le giovani generazioni, destinate a raccogliere il testimone del futuro del nostro pianeta e renderlo un luogo in cui alle armi ed ai conflitti si sostituiscano il dialogo e la pace. I curatori hanno pensato ad un vero percorso lungo il quale, via via, il visitatore viene messo in grado, di comprendere quale rischio rappresentino per l’intera comunità umana gli armamenti nucleari, e come sia possibile, partendo dalle azioni di un singolo individuo attuare delle politiche attive di pace e rispetto verso il pianeta ed ogni essere vivente.
Lo scopo della campagna SenzAtomica è la creazione di un movimento di opinione per l’elaborazione e l’adozione di una Convenzione Internazionale sulle Armi Nucleari; generare altresì la consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari e garantire la sicurezza umana e il diritto alla vita di tutti i popoli.
Da quando è nata?
La mostra SenzAtomica è stata inaugurata a New York nel 2007 e successivamente allestita in molte altre città dell’America, dell’Europa e altri Stati Asiatici. Si inserisce nel decennio per il disarmo nucleare 2010-2020 proclamato dall’ONU e rientra nelle attività che la Soka Gakkai Internazionale da tempo svolge in questo senso. In Italia è stata inaugurata per la prima volta nel 2011. Da allora 317.855 persone, di cui 118.893 studenti, hanno visitato la mostra nelle 66 città in cui è stata allestita. Inoltre 71 Comuni, 3 Province e 1 Regione in questi anni, hanno approvato mozioni per un mondo libero da armi nucleari.
Quella di Codevilla sarà un mostra su di un territorio già segnato da una certa “noncuranza ambientale”; come vi proponete di risvegliare l’attenzione verso un disarmo e un pace frutto di coscienza?
Questa mostra intende stimolare uno spirito di coesistenza pacifica risvegliandoci dall’indifferenza delle sofferenze altrui e dall’oblio riguardo all’appartenenza alla comune famiglia umana. Si rivolge a tutti e intende promuovere la crescita di una coscienza sociale e una cultura di pace attraverso il risveglio e la maturazione di un potenziale positivo inerente a tutti gli esseri umani e allo sviluppo della consapevolezza delle interrelazioni che uniscono persone ed eventi. Parte dalla memoria storica della tragedia di Hiroshima e Nagasaki e mira all’approvazione di una convenzione internazionale per la messa al bando delle armi nucleari e dell’entrata in vigore del Trattato per il Bando totale degli esperimenti nucleari. Recentemente attraverso il sito http://www.senzatomica.it cittadine e cittadini hanno aderito all’appello lanciato dalla campagna e hanno scritto al Presidente Renzi, al Ministro degli Esteri Gentiloni e all’ambasciatore Mati, affinché all’Onu l’Italia votasse SÌ alla L.41 proposta da un gruppo di 57 Stati per avviare nel 2017 negoziati multilaterali per l’approvazione di un Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. La risoluzione è stata approvata il 28 ottobre 2016, ma l’Italia ha votato no. Ora il percorso è solo all’inizio, l’Italia avrà altre occasioni, nei prossimi mesi, per decidere di abbracciare la causa del disarmo nucleare totale e dare il proprio prezioso contributo a un Trattato per la messa al bando delle armi nucleari.
Cosa comporta in termini di organizzazione e di tempo dare vita a un evento mostra come questo?
L’organizzazione della mostra prevede il coinvolgimento di cittadini comuni che insieme decidono di dare il loro contributo alla campagna. Le persone svolgono il loro lavoro a titolo gratuito e mettono a disposizione le loro competenze in diversi ruoli: dalle guide che accompagnano i visitatori allo staff di accoglienza, da chi si occupa degli aspetti tecnici a chi segue la comunicazione dell’evento.