Ci sono memorie e memorie…

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Siamo prossimi a domani; un altro 27 gennaio sulle orme delle memoria di un passato di cui, non solo come persona, ma anche come maestra, quest’anno mi faccio carico consapevolmente.

Ma prima di questo vi voglio raccontare di un’altra memoria che ho vissuto una decina di giorni fa insieme ad una classe. L’Istituto in cui ogni mattina lavoro e salgo le “scale monumentali” è lo stesso che frequentavo da piccola. Per me è ancora involucro di memorie lontane, il più delle volte piacevoli, con qualche grigio che ogni esperienza scolastica comporta. Da bambini non si immaginava quanto potesse essere di vecchia data la nostra scuola; i racconti dei genitori e, ancor più dei nonni, ci hanno aperto parzialmente le porte a un passato di pennini e inchiostro da noi, bambini, ignorato.

Ora, grazie a un meticoloso lavoro di ricerca documentale e non solo, è possibile, agli studenti dell’Istituto, visitare parte di quanto era la scuola Dante Alighieri a Voghera. Così una mattina, insieme agli alunni di una classe seconda della scuola primaria e alla loro insegnante di italiano, ci siamo recati a quelle che vengono chiamate Le aule della memoria. All’interno di una delle torrette della scuola (ricordo che da piccola si raccontava che una di queste fosse abitata da una di quelle che un tempo si chiamavano “bidelle”) è stato allestito uno spazio espositivo che raccoglie registri, pagelle, cartelli stradali risalenti ancor prima della fondazione della scuola nel 1888, relativi ad alunni ed alunne che frequentarono le scuole private, religiose e laiche situate in più zone e case del centro cittadino che si occupavano dunque di una funzione istruttivo pedagogica (da poco, esattamente dal 1861 la scuola elementare, almeno per il biennio era diventata obbligatoria).

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L’aula di un tempo

Siamo entrati curiosi e con una certa calma; i bambini hanno osservato e potuto finalmente vedere cosa fosse una pagella, osservare la ricostruzione di una classe fatta di banchi di legno dove facevano sfoggio di sé i calamai e i pennini. La loro sorpresa, è stata guidata e accolta, dalle parole dell’insegnante Rita Inglese, docente presso la scuola secondaria di primo grado. Ci ha raccontato i “viaggi” nei sotterranei della scuola insieme ad un gruppo di suoi studenti per ricercare ciò che si immaginava ci fosse. E dopo la scoperta, l’inizio della catalogazione, sistemazione, conservazione e pubblicazione del materiale trovato. L’insegnante ci spiega che i suoi alunni hanno trovato il modo di trasmettere le fotografie dei documenti direttamente dagli smartphone alla macchina che scannerizza, per poter avere immagini digitali da caricare sul sito della scuola.

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Il laboratorio della storia

E in questo modo passato e presente si legano…All’interno del sito ufficiale dell’Istituto è possibile avviare una ricerca sugli anni passati e su chi ha frequentato la scuola; le pagelle dei nonni vengono alla luce insieme ai voti e alle immagini delle greche sui quaderni. Ora non resta che andare a digitare sulla pagina “cerca ” e scoprire…

In classe i bambini hanno poi scritto insieme all’insegnante i loro pensieri a riguardo e li hanno pubblicati nel giornale online. Li trovate nei link sottostanti oltre a notizie più dettagliate sull’origine e sugli obiettivi del progetto stesso.

Tornando a domani, per non smettere di ricordare e informare, vi sarà una giornata di bookcrossing a tema. Aguzzate la vista, potreste incontrare libri liberi che vi aspettano.

Visita alle aule della memoria

Le aule della memoria

Bookcrossing a tema:giorno della memoria

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