Ieri è stato il 69° compleanno di David Bowie…sarà che a breve ne compirò anche io esattamente 20 in meno, sarà che, da quando, lo ascoltai per la prima volta a 17 anni la mia visione della musica e in parte del “sentire” non fu più la stessa, sarà che ho pensato di scrivere un post a riguardo.
Dunque, ieri grazie a una radio in streaming che aveva organizzato un evento a proposito, ho passato almeno due ore ad ascoltare quanto ricordavo…e mentre accadeva ciò, con le cuffie e il volume a palla, mio figlio nell’ altra camera ascoltava la sua musica. In quel momento ho compreso quanto da un po’ di tempo a questa parte non ascoltavo la “mia musica” quella che mi emozionava, quella che mi faceva sperare nell’uscita dei miei da casa per poter alzare al massimo il volume dello stereo e …stare da sola a cantare, quasi fosse un desiderio profondo di poter uscire da quella stanza e vagare con la mente altrove.
Ecco, si dirà, più si invecchia, più ci si ricorda di quello che ora non si ha più. Ma …un momento. Gli album, i cd, le musicassette ci sono e ancora tutte ben custodite, ma, anche ora che sto scrivendo la musica passa via stream sul pc. E dico grazie a ciò. E dico grazie a mio figlio che al mio -“ho scoperto che devo ascoltare di più la mia musica” mi ha risposto sorridendo e dicendo:-“Vedi che fa bene!”
Ecco cosa, a volte, e senza accorgersene subito, “si perde”; la consapevolezza di quello che fa bene. Ma, se la ricorrenza di un compleanno, ti permette di riscoprirla, credo sia necessario riprendere al volo questa possibilità…
E di nuovo buon compleanno Mr Bowie.

Fotogramma “rubato” dal video Black Star su https://goo.gl/SB6Lci