Fine di maggio, anzi ormai inizi di giugno…il lungo e denso percorso all’Asilo Nido Ama è terminato.
Il laboratorio dedicato al “travaso” è giunto finalmente(visto l’entusiasmo dei bambini e delle bambine e l’attenzione nel seguirli da parte degli educatori) all’acqua; una scoperta del “materiale” e del suo utilizzo che li ha davvero entusiasmati.
E le scoperte, a tal riguardo sono state molte,; “l’acqua sparisce, non c’è più” “mi sono bagnata e non c’è dentro il vassoio”; queste alcune delle frasi dei protagonisti. Da osservatrice e pedagogista mi sono soffermata sulla loro concentrazione, attiva e crescente,(il loro gioco durava anche oltre i trenta minuti) e sulla condivisione dell’esperienza con i compagni e compagne che avevano accanto(scambio di strumenti e descrizione di quanto facevano). E, non da ultimo, l’aver visto le loro abilità crescere; il riuscire a tenere in mano oggetti di vetro e ceramica, sentendone il peso, e riuscendo a regolare mano e polso nell’utilizzo di ciotole, cucchiai, setacci e imbuti.
Venivano date poche “consegne”, non chiedevo loro di realizzare qualcosa in particolare, ma solo di giocare con gli strumenti messi a disposizione(le postazioni singole e lo spazio adeguato in cui era allestito il tutto contribuivano a non “distrarre” da quanto proponevo loro).
Accanto al travaso, negli ultimi mesi, ho proposto anche la “pasta di pane”; il fine, ancora una volta quella della manipolazione fine e della coordinazione oculo-manuale.
E anche in questo caso la scoperta delle caratteristiche legate al materiale(“la pasta è morbida”, “la tiro”) portava a pensieri e relazioni(“faccio un verme lungo…come la cacca”, oppure messa sopra una formina rettangolare diventava “un gelato”) a cui né io, ne gli educatori presenti, abbiamo dato “censure” o interpretazioni. So che non è nuovo, né inusuale quest’ultimo pensiero, ma ci tengo a consideralo importante, al fine di offrire possibilità di “aperture”, per non lasciare soltanto le categorie conosciute e i giudizi…legati al bianco e al nero, ci sono tanti grigi in mezzo.
Durante i mesi estivi gli educatori dell’asilo continueranno a proporre, con le stesse modalità e strumenti, le esperienze fatte.
E ora Vi lascio ad alcune immagini che possono dare un’idea di quanto “provato”…grazie ai “creatori e alle creatrici”.