Snodo…bloggando
#pensodunquebloggo (pensieri di un’esperienza in divenire)
Ricordo della mia “entrata” nel gruppo Attraversamenti Pedagogici in Linkedin grazie a Monica1(siamo due nel gruppo); non ero lontana dalle questioni pedagogiche ma un po’ “persa” nelle routines quotidiane. Un po’ di pensieri creativi potevano far bene…
E poi la prima, per me, assemblea con il gruppo, ormai diventato Snodi Pedagogici; l’incontro, a novembre, a Milano. Un incontro denso, mi aveva lasciato un bel “rimestare” di fondo…ma ci sono ogni volta le routines in mezzo, e per fortuna mi vien da dire.
E infine il primo blogging day; ho ospitato l’articolo di un’autrice di Alessandro, io non avevo autori e forse neanche immaginavo di poter fare parte dei bloggers ospitanti.
Ho pensato che anche il mio blog potesse esserci e dunque sono arrivata come Monica2. E mi è piaciuto leggerli tutti del primo #educazionenaturale; quello di Gabry e della sua paura e speranza narrata da mamma a una possibile mamma, ai primi momenti di panico, stupore e profondo amore nei confronti del figlio appena nato.
Poi è stata la volta di #pedagogiaescuola; ho assistito a un’evoluzione rapida da nerd (o geek?) come direbbe Sylvia, rispetto al moto di divulgazione del gruppo…e ho compreso anche i miei sbagli, in buona fede, ma ci sono stati. E ho imparato…un po’. Almeno a non perseverare nell’errore.
Ho cercato tra le mie amicizie qualcuno che potesse dire la sua rispetto all’argomento; Silvana, una “maestra d’asilo” , come si sarebbe detto ai tempi, ha accettato ed è entrata a far parte degli autori di Snodi. Il suo intervento ha fatto riflettere sulla differenza tra “programmi e carte” e lo stare quotidianamente con i bambini e le bambine.
E infine l’ultimo; #pedagogiaepolitica. Abbiamo avuto molti interventi e contributi, le visualizzazioni e i likes sono aumentati molto…e noi ogni giorno seguivamo il “lavoro online” di chi ci precedeva. Un lavoro di gruppo che ci ha coinvolto a turno nel diffondere in modo ragionato e preciso (arrivavano le “bacchettate” di Panzer (alias Sylvia) a chi aveva fatto “doppioni” ma servivano a comprendere…a rodare il meccanismo).
E questa volta mi sono sentita di far parte anche degli autori; ho voluto portare l’attenzione su come la distanza tra pedagogia e politica spesso si avverta nelle manchevolezze dei servizi, o, al contrario, sul loro resistere e permanere sul territorio.
Dunque è stata ed è, perché non sento possa terminare, ma per quanto mi riguarda, solo crescere e mantenersi, una scoperta interessante e positiva. Conoscere e condividere attraverso il web persone e pensieri che collimano…e poterli portare fuori “al mondo”.
Ed è cresciuta la voglia di capire meglio rispetto a cosa sia “essere e fare il blogger”; pur scrivendo da pochi anni, ho la consapevolezza di avere ancora molto da imparare…ma ci provo e mi piace.
E un grazie, e credo di parlare a nome di tutti gli snodati a quanti ci seguono, leggendo e dando suggerimenti. Alla prossima “ondata”…Vi stiamo aspettando!

un doveroso omaggio a uno dei mie compagni di blog
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Il filo rosso di Monica: imparare facendo.
🙂