Dall’amico indiano…grazie. Leggete con cura.
In India, secondo il rito antyesti, delineato nel Sutra Grihya, un uomo, quando muore, viene bruciato, per consacrare il samskara, l’ultimo sacramento che segna la fine della vita del corpo. Con la cremazione, entro 24 ore dalla morte, il corpo diventa cenere, si purifica e si prepara alla rinascita. La salma, priva di bara, viene denudata, immersa nell’acqua sacra, lavata, cosparsa di ghee (burro), avvolta in una stoffa e poi portata in processione, tra canti e danze, nel luogo ove verrà eseguita la cremazione, la riva di un fiume o un campo all’aperto fuori dal villaggio. Poi, messo un pezzo di legno in bocca al defunto, il fuoco viene acceso e appiccato al cadavere. Solitamente gli uomini sono cremati a faccia in su e le donne a faccia in giù. Attorno al rogo, in genere fatto di 300 chili di…
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