Tra sette giorni sarà primavera. Ma non solo.
Il 21 marzo come ogni anno, da 22 anni si festeggia e “pratica” la giornata mondiale della semina dei libri. Si fa bookcrossing, insomma! Si torna a farlo, anche se già dall’anno scorso, dico la verità, qualche movimento c’è stato.
In queste sette giorni che precedono voglio darvi notizie, ogni giorno, sul come, perché e cosa fare per scegliere di diventare costruttori di una condivisione differente.
Oltre al significato comunemente conosciuto di cui, vi lascio traccia a breve, vorrei raccontarvi cosa mi spinge ogni volta a portare con me un libro e liberarlo.
Questo secondo Wiki:
“materialmente consiste nella pratica di una serie di iniziative collaborative volontarie e completamente gratuite, di cui alcune anche organizzate a livello mondiale, che legano la passione per la lettura e per i libri alla passione per la condivisione delle risorse e dei saperi. L’idea di base è di lasciare libri nell’ambiente naturale compreso quello urbano, o “into the wild”, ovvero dovunque si preferisca, affinché possano essere ritrovati e quindi letti da altri, che eventualmente possano commentarli e altrettanto eventualmente farli proseguire nel loro viaggio. Il termine deriva da bookcrossing.com, un club gratuito di libri on-line fondato nel 2001 per incoraggiare tale pratica, al fine di “rendere il mondo intero una biblioteca”.
Non ho grandi pretese…Incuriosirvi e lasciare che vi possiate avvicinare all’idea. Se poi riuscirò a convincere almeno uno di voi, beh, ne sarò felice e onorata!
