Eccoci di nuovo…Lo so ho tralasciato un indizio, perdonate ma gli impegni lavorativi e certi accadimenti non mi hanno permesso di adempiere a ciò che avrei voluto.
Oggi vi lascio ad un incipit un po’ insolito. Si parla di morte, già ne parlai rispetto al libro durante una registrazione sul canale telegram.
Questa volta è la descrizione di un rapporto che va oltre la divisione fisica. E ve la racconta Virginia.
Virginia andò a trovare il marito al solito luogo. Quella tomba semplice a
terra. Così aveva voluto. Né foto né frasi ridondanti sulla lapide. Solo data
di nascita e morte. Era stato chiaro, avrebbe voluto così.
Stava lì in piedi un po’. Gli raccontava da dentro, senza proferire parola
ciò che le succedeva. Nella sua fantasia Nicola conosceva già tutto quello
che le era successo, dopo la sua morte. Le cose belle e quelle tragiche.
Quel giorno ci mise un po’. Era stanca. Decise di andare a sedersi sulla
panchina vicino al giardino delle ceneri per poter stare tranquilla e
parlare come se lui fosse stato lì.

Decise di andarsi a sedere…e poi? Foto di Caro Sodar da Pixabay