Il post -pensiero dopo i contributi al blogging day su #educazionEbellezza…mi è piaciuto, l’ho sentito nelle “corde” e dunque lo metto qui. E per leggere tutte le storie e i pensieri andate qui . Buona lettura
PONTI E DERIVE attraversamenti pedagogici
Benché educare e formare rappresentino la mia professione, non saprei, adesso, cosa elencare per fornire un decalogo, appena decente, per una educazione alla bellezza.
Appena avrò tempo comincerò a leggere gli articoli del blogging day convinta che qualcosa troverò tra i vari contributi.
Se penso alla bellezza penso alla sensazione di stupore potente e “raggiante” che prende all’improvviso, e porta via dalla quotidianità, che rapisce, e rende speciali alcuni momenti. Immerge in una gioia, quasi fuori luogo, quando lo sguardo si appoggia su un elemento che trasmette, mostra è “bellezza”.
Io credo che la cifra del bello sia individuale, e non parlo dell’arte o dei canoni estetici e generali della bellezza, e nemmeno della bellezza “culturale”, le parrucche incipriate e le crinoline, i canoni della grecia classica, le modelle photoshoppate, parlo di ciò che intendiamo nel profondo, quasi arcaico e non accora formato dalla cultura personale.
Ciò che emoziona del bello si costruisce…
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