Scrivo questo post per darvi conto di quanto avevo lasciato in sospeso nell’ultimo. E anche perché da tempo siete interlocutori di quanto mi accade.
Le carte parlano chiaro. Questa la causa. L’effetto è che dovrò appendere le scarpe al chiodo, o meglio usarle in altro modo. Non potrò correre. Non riesco a scrivere più perché ancora non voglio arrendermi. Malgrado il nero su bianco sia chiaro. Non posso ulteriormente affaticare l’articolazione.
Può sembrare schiocco, eccessivo. Eppure le lacrime sono scese lo stesso. Non sarà così grave. Dovrò, perché all’inizio non sarà un volere con gioia ma una forzatura, trovare qualcosa che assomiglia a qualcosa che nella fatica ti dava gioia. Una cara amica nel leggere di questa mia preoccupazione mi ha messaggiato, con il sorriso, la soluzione: se non puoi correre, rotola!
Benvenuto il viaggio in Danimarca a breve! Il caso non esiste, forse dovevo passare ancora una volta da un dolore e da una “fermata” per cominciare con un’altra visione. Mi mancherà l’adrenalina potente di quando pensi che vuoi finire e correre entro un certo tempo, sempre lento, ma il tuo tempo. Quello che volta dopo volta diminuiva e tu, ne eri contenta e sentivi il corpo bruciare dal sudore e dalla fatica ma non importava.
Ora, non ancora leggera, mi incamminerò verso altro.
Se non puoi correre amica mia, puoi sempre volare..con le parole che scrivi, con le iniziative che proponi…in ogni modo tu vorrai..Alessandra
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Grazie Alessandra…E magari mi sarai al fianco, amica mia.
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