Da un po’ di volte ormai inizio con è passato del tempo dall’ultima volta. Me ne dispiace ma mi rendo conto che non trovo spesso il desiderio di aggiornare e scrivere sul blog. Non ne conosco il motivo, forse la mancanza di tempo o, più verosimilmente, non desidero rendere pubblico quello che vivo e faccio.

Questa volta però credo ne valga la pena. Prima vi racconto di un’esperienza unica fatta a scuola a fine anno, fuori dal cosiddetto tempo scuola per motivi di esagerata sicurezza, dettata dall’istituto in cui lavoro. Quest’anno con i bambini di quinta, le insegnanti e un volontariato della Fiab ho portato avanti un progetto di educazione alla ciclabilità. I Bambini e le bambine della classe erano curiosi e interessati. Le domande sono state molte soprattutto in previsione del giro sulla Greenway da farsi a fine anno scolastico. E così è stato. Il gruppo composto dagli scolari, alcuni genitori e due maestre hanno affrontato un breve tratto che da Salice Terme porta a Godiasco. È stato un primo risultato, una partenza direi. L’entusiasmo, l’attenzione e la partecipazione di tutti mi fanno sperare che un lume su come andare in bici è stato acceso. Vedremo in futuro.

A breve andremo in vacanza, in ciclovacanza ! Sì abbiamo ragionato sulle possibilità, sia fisiche che mentali, di poter percorrere i tanti km che ci aspettano davanti e festeggiare in modo differente il nostro 25° anniversario di matrimonio.

Non è stato un anno di grandi giri, complice purtroppo il meteo. Ma la gamba si fa pedalando. Dunque lunedì partiremo alla volta del delta del Po partendo da Fiorenzuola d’Arda e guadagnando qualche km fatto in treno.

Come mi sento? Un po’ di timore c’è ma non supera il desiderio di volermi provare in questo viaggio. Al momento il daffare più grande è armeggiare piccole borse e far stare l’indispensabile nelle borse più grandi che saranno issate sulle bici. Ridurre al minimo tutto. Sono anni che me lo dico quando si sta per partire. E questa volta credo proprio che ce la farò. Mi piace molto l’idea di partire e oltre a vedere, ascoltare e incontrare persone e non solo luoghi.

Oltre al libro da liberare porterò con me indirizzi per cartoline da spedire (ricordate l’altro crossing?) e qualcosa per scrivere e disegnare. E un libro che ricorda di viaggi conquistati su due ruote.

Darò notizie sul mio account Mastodon e poi chissà, potrebbe nascere una storia da tutto questo.